L’ex presidente di Nintendo of America riteneva che il Game Boy Micro fosse un errore

Da pochi giorni è disponibile alla vendita il libro scritto da Reggie Fils-Aimé (in Italia acquistabile dal 9 giungo), ex presidente di Nintendo of America, che racconta le sfide che ha dovuto affrontare nella propria vita e carriera per diventare uno dei nomi più popolari nella storia dell’industria nel mondo dei videogiochi.

Nonostante il rilascio del Nintendo DS nel 2004, Nintendo aveva deciso all’epoca di portare sul mercato una nuova riprogettazione del Game Boy Advance, il nome scelto per questo dispositivo era stato “Game Boy Micro”.

L’ex presidente di Nintendo of America Reggie Fils-Aime, all’epoca vicepresidente esecutivo delle vendite e del marketing, riteneva che questo device fosse un errore e che probabilmente era meglio non rilasciarlo sul mercato americano. In particolare Reggie dichiara:

Avevamo già lanciato il Nintendo DS e il nostro obiettivo era rendere questo prodotto un successo a lungo termine. Il business del Game Boy Advance era in uno stato di declino e stavamo pianificando di chiudere la linea con una promozione del Black Friday che avrebbe cancellato tutto il nostro inventario rimanente. Questi piani sono stati creati all’inizio del 2005.

Poco dopo, ho sentito parlare per la prima volta di Game Boy Micro. Dal mio punto di vista il dispositivo era fin troppo piccolo. Non solo i pulsanti di controllo erano difficili da utilizzare per qualsiasi adulto, ma anche lo schermo era minuscolo. Ciò andava contro le tendenze dell’elettronica di consumo di ingrandire gli schermi. Ma lo sviluppo di questo hardware era continuato e siamo stati costretti a lanciare il sistema.

Avremmo dovuto essere tutti d’accordo sul fatto che questo prodotto sarebbe stato una distrazione per il nostro mercato e non rilasciarlo.

Reggie ha chiuso questa sezione del suo libro ricordando che le vendite del Game Boy Micro sono state deludenti (si parla di circa 2,42 milioni di unità a livello mondiale)

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