Nightdive Studios: Le Game-Key Card di Switch 2 sono un problema per la preservazione dei giochi

L’introduzione delle schede con chiave di gioco (Game-Key Card) su Nintendo Switch 2 ha sollevato un acceso dibattito tra gli appassionati e gli esperti di conservazione videoludica, queste schede, pensate per offrire una versione “fisica” dei giochi digitali, permettono il download dei titoli ma non contengono i dati del gioco al loro interno.

Uno dei principali critici di questa scelta è Stephen Kick, CEO di Nightdive Studios, un’azienda specializzata nella rimasterizzazione di giochi classici. Kick ha definito la mossa di Nintendo “demoralizzante”, sottolineando come un’azienda storica dovrebbe avere un ruolo guida nella preservazione del medium.

Il problema principale riguarda la dipendenza dai server online: se Nintendo decidesse di disattivarli, i titoli acquistati in digitale rischierebbero di diventare inaccessibili, rendendo le schede con chiave di gioco inutili.

Secondo Jon-Paul Dyson, direttore dell’International Center for the History of Electronic Games, il passaggio al digitale è inevitabile e Nintendo è stata una delle aziende più lente ad adottare questa direzione. Tuttavia, la scelta di Nintendo ha colpito particolarmente gli esperti di conservazione, poiché la casa di Kyoto è sempre stata legata al mercato fisico e possiede una vasta libreria di titoli storici che meritano di essere preservati correttamente.

Vedi anche: Nintendo conferma che le Game-Key Card di Nintendo Switch 2 potranno essere rivendute

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